Gela. L’accusa di associazione mafiosa nei suoi confronti era già caduta nel procedimento partito dall’inchiesta “Tagli pregiati”. Il trentottenne Fabio Russello ha scelto di rivolgersi nuovamente ai giudici della Corte di Cassazione, anche per le vicende del blitz “Inferis”, quello che consentì di individuare gli affiliati al gruppo di Peppe Alferi. L’iniziale condanna impostagli a quattro anni e quattro mesi di reclusione era stata annullata dai magistrati romani. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, però, l’hanno confermata e adesso i legali di difesa, gli avvocati Maurizio Scicolone e Nicoletta Cauchi, hanno deciso di impugnarla per la seconda volta davanti alla Corte romana.
Escludono che a Russello possa essere contestata l’appartenenza al gruppo mafioso e chiederanno che il verdetto di condanna venga annullato. La decisione potrebbe arrivare il prossimo giugno, dopo che negli ultimi giorni dalla Cassazione è stato disposto un rinvio tecnico.