Gela. Qualcuno, nella crisi che nessuno vuole fare emergere con chiarezza, si spinge al punto di dire con mezze frasi che sarebbe anche il caso di tornare al voto (parole di un consigliere comunale di maggioranza).
Di certo i rapporti tra Pd ed Mpa non sono per nulla idilliaci, ma per l’opposizione non c’è nulla di nuovo. Anzi è un copione che si ripete e sarà rivisto anche in futuro. “C’è una maggioranza che vacilla – dice il consigliere Salvatore Gallo – ma che in realtà non c’è mai stata. O meglio, esiste solo quando c’è da spartire, e si tratta di una cosa che continuerà. Secondo me arriveranno alla spaccatura totale. L’opposizione ha dato la propria disponibilità al sindaco, che però non ci hai mai coinvolto. Anzi, si è spinto a dire che lui ha i numeri e non ha bisogno di noi”.
Non è meno critico neanche Guido Siragusa dell’Udc. “Ci sono tensioni sopite rispetto al reale problema tra i due partiti – dice – sono in disaccordo su tutto, non hanno una visione strategica della città. Questo è il secondo ultimatum. Prima D’Aleo, adesso Ferracane. Iniziano a stufare la città. Ritengo che in un momento di crisi così acuta i gelesi si meriterebbero una classe dirigente più responsabile, e soprattutto una amministrazione in grado di risolvere i problemi anziché litigare sul nulla”.
“Vorrei ricordare – sottolinea Siragusa – che appena dieci giorni fa un altro consigliere comunale della maggioranza aveva puntato il dito contro l’amministrazione comunale accusandola di sperperare il denaro pubblico. E’ una maggioranza agonizzante che sta in piedi solo per una prospettiva di potere. Il presidente del Consiglio deve mettere all’ordine del giorno una nostra richiesta su un dibattito politico che faccia emergere contraddizioni che oramai sono palesi. Due mesi fa il sindaco Fasulo ha proceduto al rimpasto e da allora non si è degnato di presentare i nuovi assessori al consiglio, dimostrando poco rispetto e insensibilità del consiglio e della città intera.
L’Udc ha dimostrato di essere disponibile pur essendo opposizione che è possibile un dialogo sulle cose da fare”.
