Gela. Quattro anni fa, venne coinvolto in un vasto blitz antidroga. Un gruppo di gelesi, ritenuti vicini alla stidda, avrebbe messo le mani su un traffico di stupefacenti. Per il calabrese Pietro Cambarreri, però, dovranno essere i giudici di Reggio Calabria a decidere. Il collegio penale del tribunale di Gela ha infatti riconosciuto la propria incompetenza territoriale. Carabinieri e pm ricostruirono i viaggi della droga, che sarebbe stata fornita da un grossista con base in Francia. Prima di arrivare in città, i rifornimenti passavano dalla Liguria e dalla Calabria. Gli altri coinvolti sono già stati condannati in via definitiva.
Cambarreri è finito davanti al collegio penale gelese, ma dovranno essere i magistrati calabresi ad occuparsene, dato che le contestazioni che gli vengono mosse sono legati a fatti verificatisi proprio nella sua regione d’origine.