Padova. La perizia tecnica chiesta dai pm della procura di Padova è stata depositata, ma i magistrati veneti attendono la relazione degli ispettori dello Spisal prima di chiudere le indagini avviate dopo il drammatico incidente sul lavoro dello scorso anno alle Acciaierie Venete. Due operai morti, il quarantaquattrenne Marian Bratu e il trentanovenne Sergiu Todita. Solo il gelese quarantaduenne David Di Natale è riuscito a sfuggire a conseguenze ancora più gravi, nonostante le profonde ustioni riportate. Un crollo strutturale ha riversato materiale fuso che ha travolto gli operai in quel momento presenti nello stabilimento di Padova. Di Natale lavorava per conto di una delle aziende dell’indotto della fabbrica.
I pm potrebbero chiudere le indagini, al massimo, entro un mese dopo aver chiesto e ottenuto, lo scorso dicembre, una nuova proroga. Nel registro degli indagati ci sono responsabili dello stabilimento, delle aziende per le quali operavano i lavoratori e della società che realizzò l’impianto che si presume abbia ceduto.
