Gela. La scelta che verrà ufficializzata dal Partito Democratico può seriamente far pendere la bilancia elettorale da una parte piuttosto che dall’altra. L’ha capito il “civico” Lucio Greco, ma l’ha capito anche l’imprenditore Maurizio Melfa. Nelle ultime ore, sembrano quasi in gara per contendersi l’appoggio dem. Il leader di “Ripartiamo da zero”, solo la scorsa settimana, ha chiuso, anche via social, ai partiti. Una “bocciatura” che ha fatto irrigidire buona parte del Pd, che comunque aveva preso in considerazione l’ipotesi di correre con l’imprenditore, già appoggiato da un’area di centrosinistra. Melfa, però, cambia rotta, probabilmente per tentare l’ultima carta proprio con i democratici. “A seguito di riflessioni ampie e condivise con i componenti del mio gruppo civico e con molti concittadini, in riferimento a mie precedenti esternazioni dei giorni scorsi – dice – rappresento che non era mio interesse demonizzare la politica o qualche partito in particolare, perché generalizzare è inutile e non rende giustizia a tutti coloro che amano Gela. Sono convinto del fatto che la nostra città necessiti, oggi più che mai, di un coagulo di forze civiche più ampio possibile, per il suo rilancio economico e sociale e, a tal fine, voglio con forza fare un appello a tutti coloro che, in forma singola e associata, vogliano contribuire, nessuno escluso, purché si persegua, congiuntamente, l’interesse supremo della nostra città”.
Non sono proprio delle scuse, ma ci manca poco. Melfa sa che quella stroncatura potrebbe influire sul suo percorso elettorale e a poche ore dalla direzione del Pd manca segnali di distensione. “Le nostre liste, che si compongono già di ogni tipologia di categoria professionale – conclude -hanno la finalità di aggregare persone oneste e capaci, che sono e che rimarranno scevre da qualunque condizionamento politico dall’alto che diverga dall’interesse della nostra città. In questo, il leader del movimento costituisce, per il suo trascorso, ampia garanzia del caso nei confronti della città tutta”.