Gela. L’accelerata è arrivata nelle ultime ore. I dem, che domani sera si riuniscono in direzione, stanno praticamente chiudendo l’intesa con il progetto civico del candidato a sindaco Lucio Greco. Le interlocuzioni sono arrivate fino a Palermo e pare che l’intesa di massima sia stata raggiunta. Nessuno conferma ufficialmente, ma il patto prevede la rinuncia ai simboli, sia per i dem sia per i forzisti di Michele Mancuso che hanno deciso di sostenere il progetto dell’avvocato. Nella coalizione “civica” ci sono anche quelli dell’Udc, le liste fondatrici, e novità come “Gela città normale” e “Innovavis”. Niente soluzioni interne, quindi, ma un’alleanza che i democratici potrebbero sfruttare per tentare di ritornare in municipio dopo la netta sconfitta di quattro anni fa. La segreteria cittadina e i dirigenti del Pd avrebbero posto proprio la condizione della rinuncia ai simboli. Niente coalizione ufficiale con stemmi azzurri e democratici, ma un cartello elettorale “civico”. Anche l’entourage di Greco ha cercato di glissare, con l’ex dem Giuseppe Licata che addirittura ha negato interlocuzioni con esponenti del Partito Democratico, che invece erano già in atto. A questo punto, se il patto verrà chiuso, sarà la direzione di domani sera a sancirlo, sempre che tutti siano d’accordo a correre con l’ex avversario di quattro anni fa, con forzisti ed ex democratici che già tempo addietro avevano criticato la segreteria Di Cristina.
La pista privilegiata porta a Greco, ma senza patto blindato non sono da escludere altre soluzioni, compresa quella dell’imprenditore Maurizio Melfa, che dopo le affermazioni degli scorsi giorni, con le porte chiuse in faccia ai partiti, si è però inimicato tanti esponenti della base del Pd (che difficilmente virerebbero verso il suo gruppo).