La chiesa contro la pedofilia: “la comunità di Macchitella si costituisca parte civile”

 
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Gela. “La comunità di Macchitella si sente ferita da questa vicenda. I bambini non si toccano!”. Ha usato parole dure don Giuseppe Fausciana durante la messa, commentando la vicenda che ha visto protagonista due bambine di nove anni, vittime di pedofilia.

Oggi tra l’altro il sessantenne ragioniere sarà interrogato dal Gip del tribunale, Lirio Conti, nel carcere di Caltagirone. La città è però rimasta incredula, colpita da una storia dai contorni poco chiari. L’accusa è quella di aver fatto visionare alle bambine filmati e cartoni animati di carattere pornografico.

Le piccole frequentano l’oratorio della chiesa San Giovanni Evangelista. Don Giuseppe Fausciana le conosce bene, così come i loro genitori. Domenica ha espresso con fermezza tutta la sua amarezza, rappresentando forse il sentimento diffuso dei presenti. “Sarebbe un bel gesto se la comunità decidesse di costituirsi parte civile nell’eventuale processo contro quest’uomo”.

Una provocazione senza dubbio, ma anche la posizione chiara e netta della chiesa contro ogni forma di abuso sui minori.

La vicenda va comunque approfondita e chiarita in tutti i suoi aspetti. Il magistrato ha emesso una ordinanza dopo aver valutato gli indizi di colpevolezza raccolti dai carabinieri del reparto territoriale. Gli elementi a carico del ragioniere sembrano gravi, perché i militari dell’Arma hanno in effetti sequestrato dvd e file direttamente dal pc dell’indagato, i cui contenuti sono di carattere pornografico.

Il ragioniere era una persona di famiglia. Si conosceva da anni con i genitori delle sorelline, che a volte trascorrevano qualche ora nella sua abitazione. Da quando tempo andava avanti questa storia lo stabilirà il proseguo dell’indagine. I primi elementi sono emersi a fine ottobre. 

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