Gela. Il passo indietro chiesto a Giuseppe Spata e Lucio Greco dalla deputata nazionale Giusi Bartolozzi e la porta chiusa in faccia ai partiti dall’imprenditore Maurizio Melfa hanno accelerato le mosse di chi cerca collocazione, ma anche di chi non vuol farsi da parte. In queste ore, sono in corso riunioni e incontri, soprattutto tra le fila dei dem (che già ieri si sono visti anche se ufficialmente solo per preparare le primarie) e dei “civici”. Non è da escludere che il Pd e il progetto civico possano trovare una soluzione e correre insieme, magari con il solito Michele Mancuso che intanto ha blindato Forza Italia con i suoi fedelissimi. L’avvocato Filippo Incarbone, per ragioni professionali, ha lasciato l’incarico di coordinatore cittadino. Il deputato regionale l’ha subito assegnato ad un’altra fedelissima, il legale Nadia Gnoffo. I leghisti pare non vogliano neanche prendere in considerazione le parole della Bartolozzi. “Fare un passo indietro? Non commento le dichiarazioni della deputata Giusi Bartolozzi – dice il candidato a sindaco Giuseppe Spata – non ho avuto modo di confrontarmi con lei. Resto dove sono”.
I movimenti, in questi giorni, sono frenetici. Ad eccezione del grillino Simone Morgana, che una sua lista la sta definendo, forse con la possibilità di un sostegno di almeno un’altra civica, gli altri candidati sembrano tutti in ballo. Intanto, Melfa potrebbe ottenere un altro sostegno elettoralmente di peso. Il consigliere comunale uscente Salvatore Gallo, quattro anni fa tra i più votati nelle fila del Pd, potrebbe decidere di sostenere le liste dell’imprenditore. Andrebbe a rinforzare la pattuglia di centrosinistra, già schieratasi con il candidato di “Ripartiamo da zero”.
