Gela. Il colpo di scena della scorsa notte, con l’intesa che mette insieme Fratelli d’Italia, Lega, centristi e “dissidenti” forzisti, ha inevitabilmente tracciato solchi inattesi. Il centrodestra, seppur non compatto, ha scelto di puntare sul leghista Giuseppe Spata, salviniano voluto a gran forza dal deputato nazionale Alessandro Pagano. Un’intesa che di certo pesa sul cammino di rivali e possibili alleati. I “civici” attendevano risposte proprio dal blocco di centrodestra, convinti che l’avvocato Lucio Greco potesse mettere tutti d’accordo. Così, però, non è stato. “Per noi, non cambia nulla – dice Terenziano Di Stefano tra i fondatori del progetto civico – dispiace però che l’onestà dei ragionamenti non abbia pagato. E’ stata una mossa di Pino Federico. Ha giocato a fare i nomi e poi evidentemente ha fatto pace con il deputato Alessandro Pagano. La voglia di vincere ha prevalso su ogni altra questione”. I “civici” vanno avanti e stanno tentando di incassare l’appoggio di Forza Italia, attraverso il deputato regionale Michele Mancuso. Una riunione sarebbe in corso proprio in queste ore. Ma il pezzo forte potrebbe arrivare direttamente dalle stanze della segreteria cittadina del Pd. Nelle scorse ore, ci sarebbe stato un breve incontro tra lo stesso Mancuso e il segretario cittadino dem Peppe Di Cristina. Un colloquio finalizzato ad individuare spazi di manovra per confluire proprio sulla candidatura “civica” di Greco. Potrebbe essere il sostegno in grado di rimettere in corsa l’avvocato, preso in contropiede dal patto della notte.
Tra quelli che non si sono ancora espressi, ci sono i fedelissimi del presidente della Regione Nello Musumeci, che non hanno gradito l’esclusione dal tavolo del centrodestra. La lista di DiventeràBellissima è stata definita e i dirigenti locali non hanno ancora deciso come collocarsi. Addirittura, non pare esclusa l’ipotesi di un loro candidato a sindaco, quasi come risposta all’esclusione. Il centrista Ennio Di Pietro, tra quelli che ha ispirato l’intesa nel centrodestra, comunque non chiude. “L’accordo con la Lega e con gli altri partiti del centrodestra – dice – è frutto del disimpegno di Forza Italia locale sulla nostra candidatura in un primo tempo avallata dal deputato Michele Mancuso. Questo accordo deve ancora essere ratificato in sede regionale. Per quanto riguarda la nostra formazione politica invitiamo ancora una volta Forza Italia, con la quale abbiamo un accordo nazionale e regionale che vogliamo rispettare, a sedersi intorno ad un tavolo per ritrovare l’unità del centrodestra”. Più facile a dirsi che a farsi.