Gela. Il “blocca trivelle” autorizzato dal governo non inciderà sugli investimenti che Eni ha già da tempo definito sul territorio locale, dopo la conclusione del protocollo d’intesa di cinque anni fa. Il cane a sei zampe ha concentrato circa due miliardi di euro sull’estrazione del gas. Adesso, escono i numeri, ripresi da Il Sole 24 Ore. Il progetto Argo-Cassiopea, con la base a terra per il gas metano, prevede riserve per un totale di 11,8 miliardi di metri cubi. 2,6 miliardi dal campo Argo, oltre 7,5 miliardi da quello Cassiopea e 1,6 miliardi dal campo Panda, però non perforabile. Sono questi i dati ufficiali mentre si attende l’avvio dei lavori della base a terra che dovrebbero assicurare continuità occupazionale soprattutto all’indotto, ma rilanciando anche il settore upstream del gruppo, negli ultimi mesi in fermento davanti ad ipotesi (poi smentite) di riduzione della produzione nel sito locale.
La multinazionale ha in mano le autorizzazioni previste e negli ultimi tempi sono partite le prime gare d’appalto per le forniture. Il gas arriverà alla base in raffineria attraverso un fitto sistema di pipeline che passerà dal polo della piattaforma Prezioso.