Gela. “Ci sono i soldi ma non ci sono i progetti”. Le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil rilanciano i ritardi negli investimenti dei trentadue milioni di euro, versati da Eni a titolo di compensazioni dopo la firma del protocollo d’intesa di cinque anni fa. I segretari Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania chiedono ufficialmente un incontro al commissario Rosario Arena e hanno inoltrato la richiesta anche al presidente della Regione Nello Musumeci. “Denunciamo la lentezza che caratterizza ormai da quattro anni abbondanti le istituzioni che erano delegate alla proposta progettuale. Per essere chiari gli enti erano e sono due, il Comune di Gela e la Regione Sicilia. Appare strano a tutti gli osservatori che in una città dalle mille emergenze, infrastrutturali, sociali, aggregative ed anche legate al magro bilancio del Comune, non si presenti nessun progetto per fare sviluppo, cioè creare le condizioni del lavoro e dei servizi – dicono – che fine ha fatto la ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell’ex foresteria Eni? Che fine ha fatto il centro di stoccaggio e distribuzione delle derrate alimentari inserito nella rete del Banco alimentare Sicilia Onlus, da realizzare presso la sede dell’ex mattatoio?”.
Senza progetti, niente soldi da spendere. Da tempo, la triade sindacale chiede di fare chiarezza anche sugli sviluppi dell’Accordo di programma, che dotato di soli venticinque milioni di euro viene ritenuto decisamente inadeguato a coprire progetti per oltre venti comuni dell’area di crisi.
il Dott. Arancio dovrebbe indagare su questo e non sugli investimenti ENI in Arabia. Si chieda cosa vorrebbe fare lui ed il suo partito per la città di Gela invece di buttare fumo negli occhi ai gelesi che ormai non ne possono più di “LICCARI A SARDA”
La stessa fine che fanno da 50 anni