Gela. Verranno valutate le possibili richieste di riti alternativi, per poi procedere. Entrerà nel vivo ad aprile l’udienza preliminare scaturita dall’inchiesta “Praesidium”. Gli investigatori sono certi di aver individuato un presunto gruppo attivo nei furti e nei danneggiamenti, con base operativa nel quartiere Sant’Ippolito. Negli scori mesi, sono arrivate le condanne, ora appellate, nei confronti degli imputati ritenuti organizzatori di molti colpi. Davanti al gup, invece, ci sono Crocifisso Giaquinta, Andrea Lo Bartolo, Carmelo Martines, Maurizio La Rosa, Giuseppe Di Giacomo, Vincenzo Ingegnoso, Crocifisso Vella, Paolo Fauscina, Salvatore Salafia, Antonio Fusco e Francesco Rolla. Avrebbero avuto ruoli meno importanti nei fatti ricostruiti dai pm della procura e dai poliziotti del commissariato.
Davanti al gup, è stata accolta una richiesta di messa alla prova (avanzata dall’avvocato Paolo Testa che assiste uno degli imputati). Un altro coinvolto ha invece reso dichiarazioni spontanee, nel tentativo di chiarire la propria posizione. Gli inquirenti hanno seguito per mesi ciò che accadeva tra le strade di Sant’Ippolito, accertando anche episodi di spaccio di droga. Tutti fatti che sono confluiti nell’ordinanza firmata dal gip. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Davide Limoncello, Flavio Sinatra, Giusy Ialazzo, Paolo Testa Laura Caci e Dino Milazzo.Davanti al gup, è stata accolta una richiesta di messa alla prova (avanzata dall’avvocato Paolo Testa che assiste uno degli imputati). Un altro coinvolto ha invece reso dichiarazioni spontanee, nel tentativo di chiarire la propria posizione. Gli inquirenti hanno seguito per mesi ciò che accadeva tra le strade di Sant’Ippolito, accertando anche episodi di spaccio di droga. Tutti fatti che sono confluiti nell’ordinanza firmata dal gip. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Carmelo Tuccio, Davide Limoncello, Flavio Sinatra, Giusy Ialazzo, Paolo Testa, Laura Caci e Dino Milazzo.