Gela. Sulle dimissioni da presidente della provincia, è intervenuto con queste parole il coordinatore dell’Udc, Gianni Incardona.“Federico dice di avere concluso il suo programma amministrativo – spiega Incardona –
per cui non ha nessun problema a scegliere di lasciare la presidenza in favore della poltrona di deputato regionale. Lascia il posto a Calogero Salvaggio.
Come coordinamento di Gela siamo fortunati di essere stati tra quanti nel luglio del 2011 abbiamo ritenuto di consigliare che non era il caso di condividere una esperienza amministrativa provinciale ampiamente negativa.
Noi siamo terzo “polisti” convinti ma certamente non subalterni all’Mpa.
Considerato che si preparano le elezioni provinciali, dobbiamo prendere atto che Federico è stato sleale ed inaffidabile con noi (Udc), mantenendo due assessori ex Udc e attualmente del Pid (vice presidente Pietro Milano e Franco Giudice) il partito che fa capo a Rudy Maira.
Perciò dobbiamo, come fatto nel Molise, prendere atto che sono gli interessi della gente e dei territori a dovere tracciare le linee politiche di un partito. Così, noi, insieme agli alleati del Fli e dell’Api ci candidiamo al Governo della provincia ritenendo il Pd, partito dalle mille anime e anch’esso inaffidabile, vedasi le esperienze politiche del comune di Gela, dove alleati come Idv e Pli sono stati fatti fuori senza tanti complimenti dal sindaco Angelo Fasulo. Questo solo per ingraziarsi i parlamentari di riferimento eletti dagli elettori del nostro territorio.
All’Ars abbiamo tre rappresentanze locali ed una a Bruxelles, eppure la città è priva di progettualità e si trova in una condizione di stallo che non consente di pensare ad un futuro competitivo. Non è escluso che come coordinatore cittadino dell’Udc chieda ai due consiglieri comunali di preparare una mozione di sfiducia anche nei confronti del sindaco Fasulo. Nessuna avversione per intenderci, ma solo un disegno di rispetto degli interessi del territorio”.