Gela. Non ci sono ancora i risultati delle attività di caratterizzazione delle sabbie del porto rifugio. L’azienda incaricata ha concluso i lavori appaltati, ma l’ultima parola spetta ai tecnici del Ministero dell’ambiente. E’ uno dei tanti punti emersi nel corso della riunione convocata a Palazzo di Città. C’erano i funzionari del dipartimento regionale della protezione civile, il comandante della capitaneria di porto Cosimo Carbonara, il commissario Rosario Arena e i componenti del comitato pro-porto. Solo dopo l’assenso del Ministero dell’ambiente sarà possibile effettuare l’intero dragaggio del porto rifugio. Mancano ancora risposte pure sugli interventi di allungamento del braccio di ponente. I componenti del comitato hanno chiesto di accelerare gli iter, anche per i bandi da pubblicare.
In caso di nuovi stop, sono pronti a rivolgersi al prefetto di Caltanissetta. La strada verso un porto rifugio pienamente fruibile non sembra però così breve.
il porto è diventato per tanti politici
argomento da campagna elettorale
come fu l’ orto pasqualello l’ aeroporto
e adesso anche il nuovo ospedale
ma smettetela di prendere in giro i Gelesi