Gela. Il sindaco esca dal letargo politico in cui è sprofondato e dica cosa intende fare per aggredire e sconfiggere i problemi dei lavoratori. Dodici consiglieri comunali sottoscrivono l’atto d’accusa nei confronti di Angelo Fasulo.
Lo hanno fatto stamattina, poco prima della seduta monotematica del Consiglio comunale dedicata alla confusione che regna sul Piano regolatore generale. Sono esponenti dell’Udc, Grande Sicilia, Pid, Pdl e DeS. Per la prima volta l’opposizione si mostra politicamente compatta. “Visto l’aggravarsi della crisi occupazionale ed il continuo stillicidio di perdita di posti di lavoro – scrivono i dodici consiglieri – le forze di opposizione, hanno preso atto della confusione e litigiosità che caratterizza l’intera maggioranza anche sul ruolo di rappresentanza affidata al Sindaco nei tavoli di concertazione con la raffineria di Gela”.
Gallo, Cauchi, Pingo, Farruggia, Di Dio, Siragusa, Cirignotta, Morselli, Trainito, Cravana, Giocolano e Gennuso hanno dunque chiesto al Sindaco di uscire dal torpore politico.
“Si manifesti e manifesti cosa intende fare – dicono – su tutte le iniziative che intende intraprendere. Noi daremo, da subito, il nostro incondizionato sostegno. Ci aspettiamo che il Sindaco annunci pubblicamente quali sono le iniziative e le proposte atte a fronteggiare la problematica indotto ed i lavoratori tutti. Su queste iniziative dichiariamo da subito che saremo in prima linea ed a fianco del Sindaco”.
