Gela.In occasione della ricorrenza del secondo anniversario dalla morte del dirigente ENI Guglielmo Moscato, l’associazione pionieri e veterani ENI, lo ricorda come un uomo dall’alto profilo manageriale che ha ricoperto ruoli di rilevante importanza nelle diverse aree in cui ha operato. Fra le operazioni più significative operate da Moscato, per il territorio di Gela, i Pionieri ricordano l’intervento che negli anni 80, il dirigente ENI, ha portato avanti per scongiurare il pericolo di chiusura del distretto AGIP di Gela a vantaggio di quello siracusano. “Grazie a Moscato, ricorda il presidente dei pionieri di Gela Giuseppe Lisciandra, non solo Gela non chiuse, ma diventò il centro pulsante di investimenti diretti alla ripresa di campagne di perforazione a terra ed a mare”.
Di operazioni mirate allo sviluppo di questo territorio, Moscato ne portò avanti altre, puntando anche alla formazione dei giovani gelesi. “Guglielmo Moscato, ricorda ancora Lisciandra, forte della sua conoscenza degli scenari mediterranei e della geopolitica del bacino, propose la realizzazione a gela di una scuola di formazione “post laurea” attraverso dei master per formare i tecnici e i manager per l’area del mediterraneo al fine di avere nuovi timonieri che guidassero in futuro lo sviluppo delle economie dei paesi del nord Africa e dell’intero bacino del Mediterraneo. la sua, conclude il presidente dei Pionieri, era una visione manageriale per ribadire la centralità e attualità di un rinascimento economico del Mediterraneo”.