Gela. Adesso alza la voce anche l’Mpa. Dopo essere stato continuamente tirato in ballo sia dal Pd che dagli stessi compagni di partito (Tonino Ventura), gli autonomisti puntano i piedi. Hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il sindaco che si terrà stasera.
Non ci stanno a passare come vittima sacrificale, come il capro espiatorio dei mali della giunta Fasulo. I continui attacchi agli assessori Ferracane, D’Aleo e Costa appaiono spesso un pretesto per adottare il vecchio detto “togliti tu che mi ci metto io”. Lo hanno capito tutti da tempo seppur adesso il termine più moderno è quello del “rilancio dell’azione amministrativa”. Ma di rimpasto il sindaco Angelo Fasulo non vuol sentir parlare e sino ad oggi il suo ruolo diventa più di equilibrista. Deve accontentare il suo partito che lo pressa per un azzeramento o quantomeno cambio di poltrone. L’Mpa ha sottolineato che fino a quando non ci sarà un chiarimento con il sindaco Fasulo non parteciperà più a nessuna riunione di maggioranza. “Noi abbiamo stretto un patto elettorale con il sindaco – dice Ugo Costa, nella veste di assessore ma anche di coordinatore del partito – e lo stiamo rispettando. Alcuni di quelli che oggi urlano e accusano l’Mpa mi pare invece che non sostenessero Fasulo in campagna elettorale. Ed allora quale sarebbe la contraddizione di cui veniamo accusati? Il nostro riferimento politico è il sindaco e da lui vogliamo chiarezza. Se è scontento del nostro apporto siamo pronti a farci da parte, altrimenti credo sia opportuno prendere una posizione decisa. Non si può andare avanti con questi attacchi continui nei nostri confronti”.
L’ultimo è però arrivato da un vostro compagno di partito…
“Tonino Ventura era già uscito dall’Mpa – precisa Costa – ritengo assolutamente poco opportuno fare attacchi sul piano personale come ha fatto lui con Ferracane. E poi, sfido lui e chiunque a fare meglio. Qui bisogna mettersi in testa di lavorare tutti verso la stessa direzione. I tagli al bilancio sono sempre più netti ed è inutile strumentalizzare vicende politiche trascurando aspetti sostanziali. C’è il gioco il futuro della nostra comunità”.