L’isola pedonale divide cittadini e commercianti ma aumenta l’abusivismo

 
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Gela. Da una parte c’è la soddisfazione di poter passeggiare senza inspirare lo scarico di auto e scooter, dall’altra però i marciapiedi sono invasi da ambulanti. Via Mare è affollata come non mai negli ultimi giorni. Centinaia di persone trascorrono intere serate tra rosticcerie, pub, gelaterie e stabilimenti balneari.

Da lunedì scorso è arriva l’isola pedonale. Il tratto di strada tra l’incrocio con via Cristoforo Colombo e quello con Porta Vittoria è chiuso al transito di mezzi dalle otto di sera  in poi. Le reazioni sono state contrastanti. Lo ha voluto appurare personalmente l’assessore, ora ai Servizi sociali, ma fino a pochi giorni fa alla Polizia municipale, Ugo Costa. “La gente è contenta – ha detto l’assessore Costa – perchè finalmente può tranquillamente passeggiare senza aver paura di attraversare la strada o subire lo scarico del gas di auto e motorini”. L’amministratore ammette che non tutti i commercianti sono però convinti della scelta adottata. “Ho girato personalmente diversi locali del Lungomare – aggiunge Costa – e la maggioranza sostiene che con l’isola pedonale il numero di clienti non è affatto diminuito. Ho trovato qualche lamentela, soprattutto di alcune rosticcerie che garantiscono anche la pizza da asporto. Ritengo che in maniera complessiva il risultato sia positivo”.

Peccato però che da qualche settimana i marciapiedi siano letteralmente invasi da bancarelle abusive e stuole dove si vende di tutto. In assenza di controlli i venditori ambulanti cingalesi e pakistani hanno occupato anche un tratto consistente del Lungomare. Stessa scena si ripete anche alla rotonda est di Macchitella, dove gli extracomunitari sono spuntati a decine. Si sono anche fatti furbi. Sanno che i vigili urbani dopo le otto di sera non girano più e le stesse forze dell’ordine sono impegnate nel servizio notturno in altre attività di controllo e sicurezza del territorio.

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