Gela. Quello degli immobili abusivi è un nodo che la politica locale ha spesso preferito non sciogliere. Anche l’ex giunta municipale, come quelle che l’hanno preceduta, non è riuscita a dare direttive precise. Così, le abitazioni realizzate senza concessioni rimangono in una terra di nessuno, almeno da un punto di vista burocratico. Sono in bilico tra l’essere mantenuti (con la dichiarazione di pubblica utilità) e la conseguenza estrema della demolizione. Una vicenda che il commissario Rosario Arena sta seguendo insieme ai suoi tecnici. I magistrati della procura, anche nelle ultime settimane, hanno chiesto chiarimenti agli uffici del municipio. “Sono arrivate diverse comunicazioni dai magistrati – spiega Arena – la prossima settimana saremo alla Regione. Ho chiesto e ottenuto un vertice con l’assessore Marco Falcone. Bisogna valutare la sorte di tanti immobili irregolari, compresi quelli realizzati nelle fasce vincolate”.
Il municipio non dispone di risorse adeguate per provvedere ad eventuali demolizioni, nel caso di quegli immobili che non sono ancora stati dichiarati di pubblica utilità. Manca un regolamento preciso e i dirigenti stanno lavorando su pratiche molto delicate, anche da un punto di vista della tenuta sociale, dato che intere famiglie rischierebbero di perdere la casa. In base ad alcuni dati risalenti alla fine dello scorso anno, sono centocinquanta gli immobili abusivi già trascritti e almeno altri trecentocinquanta attendono la stessa sorte. Le risorse disponibili, a cominciare dal personale da assegnare a queste procedure, sono ai minimi. Un aspetto più volte sottolineato dal dirigente Emanuele Tuccio che segue l’intero dossier degli immobili irregolari.