Gela. I fischi questa volta sono meritati. Il Gela esce a testa bassa dal prato del Dino Liotta di Licata. L’1-1 con il Troina sa di sconfitta. Gli ospiti hanno giocato in nove per ben 40 minuti per la follia del portiere Polizzi e Moudoumbou, che dopo il pari di Sowe pensano bene di prendersi a cazzotti sotto gli occhi della signora Molinaro di Lamezia che li spedisce fuori. Eppure, con il solo Musso da solo a fronteggiare ben quattro difensori biancazzurri (perché?…) il Gela non è stato capace di costruire azioni degne di nota, eccezion fatta per un gol sbagliato da Sowe da due passi ed una girata di Costarelli deviata sopra la traversa.
Il pallone sembra scottare tra i piedi. Anziché allargare il gioco i biancazzurri si sono intestarditi a lanciare lungo verso Sowe, Ragosta e Dieme, favorendo la difesa schierata del Troina. Passaggi anche di due metri sbagliati, zero idee e tanta confusione.
Brucculeri non cerca alibi.
“Mi assumo la responsabilità di questa prestazione ma so io quello che vivo durante la settimana – dice – a parte gli squalificati, entrambi under, non ho avuto Mannoni per tutta la settimana, Brugaletta e Misale si sono allenati negli ultimi due giorni, Sicignano ha una spalla lussata, Castaldo un ginocchio malconcio e Dieme la sciatica. Lo stesso Mauro è rientrato dopo un infortunio e non sta bene. Non sono scuse, perché potevamo fare di più. Troppa frenesia, troppa precipitazione nel liberarsi del pallone anziché gestirlo”.
“Abbiamo una squadra incerottata però, nonostante il bicchiere è vuoto, abbiamo risposto alla situazione che si è venuta a creare – aggiunge il tecnico – Non vogliamo giustificare la prestazione non brillante ma ci siamo sempre riscattati, rialzeremo sempre la testa, così come abbiamo fatto a Palmi“.
