Gela. Per un ristoratore l’esame dell’Accademia della Cucina Italiana è come esporre la tesi in un esame di laurea. Ed il Rossini può dire a voce alta e con orgoglio di aver superato la prova più importante. Dalla bellezza del posto, al servizio in sala, alla presentazione dei piatti e per finire all’accostamento dei vini. I membri che hanno composto la delegazione dell’Accademia hanno valutato tutto, compreso i tempi di preparazione di ogni singola portata.
Ogni componente con un scheda ha valutato il ristorante e la valutazione media finale è stata superiore all’otto. Lo chef e la brigata hanno ricevuto un plauso per il dessert e predessert.
Il ristorante Rossini ha cosi ricevuto il bollino 2019 dell’Accademia. La delegazione ha donato libri e riviste specializzate allo Chef Fausto Pascal, 33enne Amatuccio e alla brigata composta da 3 persone, Damiano Antonio Tuccio, che gestisce la sala insieme al fratello Mauro, Francesco di Pietro e Gianfranco Pagano.
Chef e brigata hanno rispettato le aspettative del menù.
Per la rigida prova selettiva sono stati preparati i seguenti piatti:
- Ostrica con estratto di mela verde, gelatina di champagne e ricciolo di burro
- Futomaki di cous cous di verdure con gambero rosso
Vino: Planeta brut metodo classico Carricante
- Spaghetti mancini con ragù di triglia, bottarga
Vino: Planeta eruzione 1614
- Caponata di ricciola
Vino: Planeta Nocera Doc
- Predessert – sorbetto di Mandarino
Dessert
- Sicilian cheescake
L’Ecrù – passito Firriato
Perché, come scrive la stessa Accademia… “la critica gastronomica è un’arte difficile, con un’etica particolare, che esige conoscenza, disinteresse, onestà e tolleranza”.