Gela. Dopo il terribile schianto il cinquantaduenne Orazio Cosenza perse la vita lungo un tratto della Gela-Catania, in territorio di Belpasso a poca distanza dalla base militare di Sigonella. La vicenda è arrivata davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Catania. Viaggiava a bordo di una Fiat Punto condotta dalla moglie. Stavano facendo rientro in città quando impattarono con un autoarticolato. Per i pm della procura etnea, però, lo schianto sarebbe stato causato da un presunto sorpasso azzardato effettuato dall’Audi A6 condotta dal settantenne Antonio Guaia, gelese che invece viaggiava in direzione opposta. La sua vettura avrebbe poi finito la corsa contro una Hyundai guidata da un cittadino statunitense. Deve rispondere di omicidio stradale e lesioni, in base alla nuova normativa in materia. I familiari di Cosenza sono pronti a costituirsi parti civili, con l’avvocato Dionisio Nastasi. Stessa scelta che probabilmente verrà formalizzata dal cittadino statunitense, rimasto ferito dopo quanto accaduto nell’aprile di due anni fa.
L’imputato invece è difeso dal legale Francesco Antille. In base alla ricostruzione condotta, il settantenne avrebbe innescato una sorta di carambola tra più auto, con conseguenze però fatali per il cinquantaduenne Cosenza. In aula, si tornerà a febbraio anche per valutare le richieste di costituzione delle parti civili e le eventuali istanze avanzate dalla difesa.