L’avvocato e il direttore generale: Di Dio denuncia, “Clamorose incompatibilità”

 
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Gela. Tensione alle stelle in aula consiliare durante la seduta di question time di martedì sera. Presunte incompatibilità e conflitti d’interesse tra gli uffici di Palazzo di Città hanno alimentato un dibattito che si è concentrato sul botta e risposta tra il neo consigliere di Articolo 4 Giuseppe Di Dio e il primo cittadino Angelo Fasulo, intervenuto per rispondere alle otto interrogazioni inserite nell’ordine del giorno.

Al centro del contendere, sia l’improvvisa rinuncia, per incompatibilità, dell’avvocato Giovanni Pitruzzella, nominato dalla giunta comunale in un procedimento civile sorto tra l’ente e la raffineria Eni di contrada Piana del Signore sia il ruolo tenuto dall’attuale direttore generale Renato Mauro nell’intero procedimento che ha condotto all’apertura della nuova residenza sanitaria di Caposoprano.
“Volevo sapere dal primo cittadino – ha esordito Di Dio – per quale motivo l’avvocato Giovanni Pitruzzella, dopo aver ricevuto e accettato l’incarico nel 2009, ha comunicato di rinunciare per incompatibilità solo pochi giorni prima l’avvio del nuovo giudizio. Ma è andato oltre. Ha indicato alla giunta un suo sostituto, l’avvocato Stefano Polizzotto, nonostante avesse già dichiarato di essere incompatibile. Perché la giunta ha accettato la sostituzione con Polizzotto e, soprattutto, qual è il motivo d’incompatibilità?”.
Il consigliere Giuseppe Di Dio non ha risparmiato critiche neanche sull’intera vicenda amministrativa che ha preceduto l’inaugurazione della residenza sanitaria assistita di via Palazzi, gestita dalla società Sst arl.
“Vorrei capire – ha insistito il consigliere – come faccia un sindaco a non accorgersi di un così evidente conflitto d’interessi. L’attuale direttore generale dell’ente Renato Mauro ha un ruolo apicale nella società Sst arl. Nonostante ciò, con nota numero 166452 del 20 dicembre di due anni fa ha praticamente imposto all’allora dirigente del settore urbanistica Giovanni Costa di sbloccare tutte le autorizzazioni edilizie legate alla struttura. Ricostruendo la vicenda tramite le note interne, mi accorgo che il direttore generale, contemporaneamente responsabile della società che sta dietro alla struttura di via Palazzi, ha preteso lo sblocco delle autorizzazioni”.
Il sindaco, però, ha cercato di gettare acqua sul fuoco. “Verificherò insieme ai funzionari comunali – ha risposto – non vorrei, però, che la questione del direttore generale venisse sollevata solo a causa di rivalità personali. Se dovessero emergere profili di reato, li segnalerò subito alla procura”.

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