“Non capiamo perché il confronto sia fermo”, Scuvera: “Vogliamo coalizione ma pronti anche ad un terzo polo”

 
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Scuvera si rivolge agli alleati nel tentativo di superare la stasi

Gela. “Non capiamo perché manchi un dialogo aperto nel centrodestra locale”. Salvatore Scuvera, che insieme all’avvocato Ignazio Raniolo coordina il gruppo locale di Fratelli d’Italia, conferma che nella possibile alleanza il confronto si è praticamente bloccato. Dopo l’incontro pre-natalizio, non c’è stato più nulla. “Si preferiscono le riunioni private – dice ancora – temiamo che qualcuno non abbia la volontà vera di aggregare”. Gli esponenti che si rifanno a Giorgia Meloni già da tempo hanno intavolato una serie di rapporti interni al gruppo di centrodestra. I confini li hanno subito tracciati, a partire dall’assoluto no a qualsiasi ipotesi di tavoli con pezzi del centrosinistra. “Non lo nascondo – spiega ancora – stiamo parlando con i movimenti civici e con alcuni partiti di centrodestra. Siamo tutti accomunati dallo stesso obiettivo. Se questa stasi dovesse permanere, allora non escludiamo neanche un terzo polo. I numeri ci sono. Non abbiamo come priorità un nostro candidato a sindaco, ma se ce ne fossero le condizioni, come atto di responsabilità noi saremo pronti a proporlo e a confrontarci con quelli eventualmente indicati dagli altri partiti”.

Il co-coordinatore di Fratelli d’Italia, almeno per ora, non si sbilancia né lo dice ufficialmente, ma il gruppo locale (che ha come referente anche il coordinatore provinciale Angelo Cascino) è molto vicino a DiventeràBellissima, all’Udc e ad Energie per l’Italia, oltre che ai movimenti civici. Per ora, i rapporti non sembrano decollare invece con l’area che si rifà a Forza Italia, Noi con l’Italia e la stessa Lega. Quelli di Fratelli d’Italia temono l’eccessivo attendismo. “I problemi interni ad alcuni partiti non facilitano il percorso – dice ancora – io credo che entro febbraio, se c’è la volontà, la coalizione potrà avere una sua precisa conformazione. Certo, non si può aspettare fino ad aprile. Noi, comunque, siamo pronti e vogliamo un centrodestra unito”.

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