Gela. In base alla ricostruzione condotta dai pm della procura, la sua moto sarebbe stata colpita da un’auto in transito lungo via Venezia, nei pressi del cavalcavia stradale. Nel settembre di sei anni fa, il cinquantaquattrenne Emanuele Giudice perse la vita dopo quell’impatto. Finì la sua corsa sul selciato e per lui a poco servirono i soccorsi. A rispondere di quanto accaduto è il conducente della Renault che avrebbe impattato. Davanti al giudice Miriam D’Amore, le accuse vengono mosse nei confronti di Salvatore Lauretta. Si sarebbe tratto di omicidio colposo. Davanti al giudice, hanno testimoniato i carabinieri che effettuarono i primi interventi insieme agli agenti di polizia municipale. Proprio ad uno dei militari vennero consegnati alcuni dvd nei quali Giudice veniva ripreso nei minuti precedenti all’incidente. Tra le immagini, anche quelle del sistema interno di una stazione di servizio. Stando al militare, si noterebbe la presenza del casco indossato dal cinquantaquattrenne.
Una serie di particolari che verranno presi in esame dal giudice. I testimoni hanno risposto alle domande del pm Pamela Cellura e a quelle del difensore dell’imputato, l’avvocato Giovanni Cultrera. In aula, verranno ascoltati altri testimoni, prima di arrivare alla chiusura del dibattimento.