Gela. Verranno sentiti domani, in carcere a Balate, il cinquantottenne Giuseppe Rinella e il figlio ventottenne Simone. Sono accusati del tentato omicidio di un giovane, che la scorsa estate è stato vittima di una violenta aggressione. E’ stato colpito alla testa con un martello da fabbro, riportando gravi ferite. Sono accusati di tentato omicidio e a loro i carabinieri del reparto territoriale e i pm della procura sono arrivati anche a seguito di quanto ricostruito dalla vittima. Dietro all’aggressione ci sarebbero risentimenti legati ai rapporti tra il giovane e una ragazza, fidanzata di Simone Rinella. Gelosie che avrebbero indotto padre e figlio a scagliarsi contro il presunto rivale.
Entrambi hanno diversi precedenti penali alle spalle. Si presenteranno davanti al gip probabilmente per dare la loro versione dei fatti. Sono difesi dall’avvocato Giovanni Bellino.