Padova. Salgono a due le vittime del grave incidente sul lavoro che lo scorso maggio si è verificato all’interno delle Acciaierie Venete di Padova. A causa di un crollo, materiale fuso si è riversato all’interno di uno dei capannoni, travolgendo alcuni operai, compreso il gelese quarantaduenne David Di Natale. A fine dicembre, è morto il quarantaquattrenne Marian Bratu. Dopo un calvario durato mesi, le sue condizioni si sono aggravate, proprio a causa delle ustioni riportate. A giugno, invece, non ce l’ha fatta il trentanovenne Sergiu Todita. I due operai erano quelli in condizioni più gravi. Di Natale, a sua volta, ha riportato profonde ustioni ma i sanitari hanno evitato conseguenze peggiori. Non è stato investito per intero dal flusso di materiale incandescente. Al momento dell’incidente era alle dipendenze di un’azienda esterna. Le indagini per ricostruire le cause di quanto accaduto e le eventuali responsabilità sono in corso e i pm della procura di Padova hanno assegnato l’incarico ad un pool di esperti per le verifiche tecniche.
Lo scorso agosto, era stata disposta una proroga del termine di deposito della relazione. Sarebbero diversi gli indagati, compresi i vertici delle aziende impegnate nello stabilimento padovano.