Gela. Il centrodestra unito, per ora, è un auspicio politico piuttosto distante. La visita dei “generali” leghisti di venerdì ha allargato il solco, soprattutto nei rapporti (praticamente nulli) tra salviniani e forzisti. Il deputato della Lega Alessandro Pagano ha aperto all’unità della coalizione in vista delle amministrative, ma a condizione che si corra senza Forza Italia. I maggiorenti azzurri hanno risposto senza troppi giri di parole, accusandolo di voler spaccare l’alleanza locale. “Non ha intenzione di vincere”, ha spiegato l’ex deputato all’Ars Pino Federico. Ma la rottura definitiva la sanciscono proprio i leghisti del circolo tenuto a battesimo dal senatore Stefano Candiani e da Pagano. “In occasione della presentazione del circolo è stata chiara la posizione espressa dalla Lega – dicono i componenti del direttivo coordinato da Giuseppe Spata – alle prossime amministrative andremo con quei movimenti civici e partiti di centrodestra che non hanno preclusioni nei nostri confronti. Preclusioni apparse evidenti invece durante la convention di Cefalù di fine novembre. Gianfranco Miccichè, coordinatore regionale forzista, ha esortato a fare fronte comune contro la Lega in un tentativo evidente di isolare il partito in un crescendo di attacchi proseguiti anche nelle settimane a seguire. Oggi tutti i riferimenti locali di Forza Italia, Barolozzi, Federico e Mancuso attribuiscono alla Lega la responsabilità di spaccare il fronte del centrodestra ed a Pagano di averlo sempre fatto”.
I leghisti sembrano scaricare Forza Italia, attribuendogli una serie di incoerenze politiche, ripetutesi nel corso degli anni. “Nel 2015 è Mancuso a condurre le trattative per unire il centrodestra. Ma è proprio alla fine che decide di correre da solo candidando a sindaco di Forza Italia un consigliere comunale uscente del Pd impedendo per soli 717 voti alla coalizione di andare al ballottaggio. Nel 2010 l’Mpa sostiene Fasulo con il quale governerà cinque anni esprimendo tre assessori ed un vicesindaco. Miccichè e Mancuso, invece, appoggiano la candidatura di Speziale con la lista Sicilia Pensiero libero. Nel 2007 tutta la coalizione di centrodestra sostiene la candidatura a sindaco di Gagliano che risulterà non eletto. Nel 2001 a vincere è Scaglione. E’ evidente a tutti che chi rappresenta oggi Forza Italia predica a parole un’unità mai attuata. La Lega andrà avanti per la sua strada e Forza Italia per la propria. Gli elettori sono intelligenti e sapranno come comportarsi”. Storie tese, mentre i leghisti continuano ad ottenere nuove adesioni. Nel direttivo oltre a Spata, Emanuele Alabiso, Totò Sauna, Rosario Sammartino e Francesco Cuvato, entra l’ex forzista Raffaele Carfì, che negli ultimi mesi ha partecipato al tavolo dei “civici” con il gruppo di GelaPunto. E’ stato proprio lui, già molto vicino al forzista Michele Mancuso, a chiudere l’intesa per l’ingresso nell’ex giunta Messinese di Giuseppe Licata, storico esponente dem e adesso firmatario della carta d’intenti del gruppo civico. I leghisti fanno proseliti e cercheranno di condurre l’eventuale alleanza elettorale.
cari gelesi,sti politici cambiano casacche così in fretta come i calciatori. Ma cosa porta un politico a cambiare maglia ?così come i calciatori gli interessi personali penso?! mi raccomando votate e importante per loro perché se no non avrebbe senso….