Gela. E’ apparso piuttosto confuso e probabilmente con gravi patologie mentali il venticinquenne Grazio Pizzardi, arrestato dai poliziotti del commissariato con l’accusa di aver scippato una donna, nei pressi del cimitero monumentale. Il giovane è stato bloccato dopo pochi minuti da un agente libero dal servizio che si è accorto di quanto stava accadendo. E’ stato fermato mentre aveva la borsa in mano. Difeso dall’avvocato Salvo Macrì, si è presentato davanti al giudice Tiziana Landoni. Avrebbe dato spiegazioni piuttosto vaghe, sostenendo di non ricordare nulla. Il pubblico ministero Sonia Tramontana ha chiesto la custodia cautelare in carcere, alla fine autorizzata dal magistrato.
La difesa, però, ha ottenuto l’autorizzazione ad una perizia psichiatrica, con l’ammissione al giudizio abbreviato. In aula, si tornerà a fine gennaio. Il legale cercherà di provare la probabile assenza della capacità di intendere e di volere del giovane, che sarebbe affetto da gravi patologie. I pm della procura e i poliziotti non escludono che possa essere dietro ad altri scippi subiti da anziane donne negli ultimi giorni.