Armi e munizioni in una rimessa a Roccazzelle, tre a processo: aperto il dibattimento

 
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Gela. Lo scorso agosto, i carabinieri sono arrivati in un capannone nei pressi di Roccazzelle. Sotto sequestro sono finiti mezzi da lavoro, targhe e un autocarro. Nel corso della perquisizione però i militari hanno scoperto anche una pistola calibro 7,65, un caricatore, un taser e diverse munizioni. Provvedimenti d’arresto sono stati emessi nei confronti dei fratelli Emanuele e Giuseppe Susino, ritenuti titolari dell’area, e di Giuseppe D’Angeli. Le misure di custodia cautelare sono state revocate nel corso delle indagini. Adesso, i tre dovranno rispondere alle accuse davanti al giudice Marica Marino. Il dibattimento è stato aperto. Difesi dagli avvocati Vittorio Giardino, Dalila Di Dio e Giuseppe Nicosia dovranno spiegare la presenza delle armi e la provenienza di molti dei mezzi trovati nella rimessa.

Hanno sempre escluso di aver avuto la disponibilità di armi e munizioni che non gli apparterrebbero. Nell’inchiesta è stato coinvolto un quarto indagato, per il quale però si procede separatamente.

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