Gela. La riunione l’ha chiesta direttamente il commissario straordinario. Nelle scorse ore, Arena e i suoi dirigenti Antonino Collura e Orazio Marino hanno incontrato i manager di Eni. Sul tavolo, diversi temi che riguardano direttamente la presenza sul territorio della multinazionale. La gestione commissariale del municipio ha voluto chiedere indicazioni utili sia sulle procedure per l’uso delle compensazioni previste dal protocollo d’intesa di cinque anni sia sull’avvio del Banco Alimentare, progetto nel quale rientra proprio il cane a sei zampe. “Bisogna stringere i tempi – spiega Arena – ho voluto l’incontro per avere un quadro chiaro. C’è la necessità di far partire prima possibile il banco alimentare. La disperazione di tante famiglie è preoccupante”. L’intesa tra Eni, Comune, Fondazione Banco Alimentare e Banco Alimentare della Sicilia Onlus è stata siglata lo scorso settembre, quattro giorni prima del voto di sfiducia che ha decretato la fine dell’amministrazione Messinese. “La sede è già stata individuata e non voglio perdere altro tempo”, spiega ancora Arena.
In base all’accordo, le attività del banco alimentare dovrebbero svolgersi nell’ex struttura del mattatoio comunale, messa a disposizione dall’ente e la cui ristrutturazione è prevista con fondi di Eni. Dovrebbe nascere una sorta di hub logistico per lo stoccaggio di beni e alimenti da destinare a chi ha più bisogno. “Anche sulle compensazioni – conclude Arena – ho intenzione di muovermi in armonia con tutte le parti e credo che farò delle visite anche a Palermo”.