Gela. Le aree periferiche della città continuano ad essere una vera discarica a cielo aperto, anche a ridosso della zona industriale di contrada Brucazzi. Rifiuti di ogni tipo sono sparsi lungo le strade di accesso e addirittura nei sottopassi. Ci sono sacchi di qualsiasi tipo, ma anche rifiuti speciali e scarti di ogni genere. Tutto ammassato lungo le strade percorse dai lavoratori che si recano sia all’interno della fabbrica Eni sia nei capannoni dell’ex Asi.
Senza controlli, è diventata una zona franca, dove chiunque transitando ne approfitta per abbandonare sacchi e scarti, pure alla luce del sole.
E’ paradossale che luoghi così trafficati, durante la giornata non siano efficacemente controllati dalle forze dell’ordine (vedi vigili urbani).E’ sconcio vedere tutti i giorni questi posti invasi dai sacchetti dell’immondizia, luoghi di transito di persone che si recano in raffineria e per la strada per Vittoria (Via G. Cascino nei pressi del fiume) e viceversa. La mortificazione quotidiana di vedere in auto tante persone che viaggiando vengano da fuori Gela e ritrovarsi difronte a questo spettacolo obbrobrioso. A parte che ci vorrebbe poco individuare questi soggetti protagonisti dell’oscenità (a volte si vedono più sacchetti sempre del medesimo colore che porterebbe a pensare alla medesima persona che lascia il sacchetto tutti i giorni). Ma da queste parti sembra la terra di nessuno e le segnalazioni spesso non servono a nulla con rimbalzo delle responsabilità tra la ditta di raccolta rifiuti e l’ufficio dei vigili urbani preposto alle segnalazioni.