Gela. “Al di là della raffineria non si muove una foglia”. E’ piuttosto schietto il segretario provinciale della Fillea Cgil Francesco Cosca nel declinare l’attuale stato del settore edile in città. Una stasi da tempo denunciata proprio dai sindacati, compresi i segretari Francesco Iudici della Filca-Cisl e Dathan Di Dio della Feneal-Uil. Per ora, solo i lavori all’interno della raffineria Eni di contrada Piana del Signore consentono di attenuare una crisi che diventa dramma occupazionale per tante famiglie. “I progetti finanziati con il Patto per la Sicilia – continua – avrebbero dovuto dare sollievo occupazionale. Come sindacati siamo venuti a conoscenza solo dalla stampa della chiusura dell’iter per due nuovi cantieri. Nessuno ci ha mai coinvolti o convocati. Speriamo che possano arrivare altri lavori”. Il sindacato degli edili, già quando in municipio sedeva l’ex giunta Messinese, in più occasioni ha chiesto l’avvio di un tavolo di confronto. “Non siamo mai stati ricevuti – aggiunge – e neanche il commissario straordinario ha ritenuto di farlo. Non lavoriamo per giudicare l’operato degli altri, ma vorremmo essere parte di un ragionamento complessivo che fino ad oggi non c’è mai stato. Non dimentichiamo che senza nuovi cantieri, il dramma della disoccupazione si abbatterà su altre famiglie”.
Le sigle sindacali del settore edile, almeno stando alle parole del segretario della Fillea-Cgil, sono pronte ad incontrare il commissario straordinario Rosario Arena, nel tentativo di tracciare una difficile road map che diventi opportunità di lavoro per gli operai locali. Il “calvario” degli ex Turco è quasi un monito, dato che ancora oggi diversi lavoratori sono in attesa di una chiamata.
E Ve ne siete accorti oggi che non si muove foglia, veramente a Gela non si muove neanche un granello di sabbia, e dal dopo guerra che a Gela non si muove niente, grazie a voi sindacati e politici che in questi 10 anni avete comandato in Sicilia e a Caltanissetta, e potevate fare tanto, una sola parola BUFFONI TUTTI.