Gela. Come anticipato da questa testata, nel lungo elenco di beni demaniali in condizioni di precarietà che la Regione intende riaffidare in concessione ci sono alcune “perle” di un lontano passato turistico. I tecnici del dipartimento regionale ambiente hanno inserito gli ex lidi La Conchiglia e Eden, da decenni in stato di abbandono a ridosso del tratto di costa sul lungomare Federico II di Svevia. I privati interessati potrebbero ottenerne l’affidamento, dopo una selezione delle offerte. Ma su ciò che rimane dell’ex lido Eden si apre una sorta di paradosso burocratico. L’immobile è stato catalogato e rientra tra quelli che la Regione vorrebbe rivalutare, ma nel progetto del nuovo lungomare ne è prevista la demolizione. L’ex lido è destinato a non esserci più, come da progetto che ha già ricevuto un primo parere favorevole dalla soprintendenza. Nelle ultime ore, dopo l’ufficializzazione del bando regionale, l’ex consigliere comunale Vincenzo Cirignotta ha sollevato la questione, contattando gli uffici dell’assessorato regionale territorio e ambiente, quello che sta coordinando l’intero iter. “L’immobile è tra quelli inseriti nell’elenco – spiega – ma allo stesso tempo, nel progetto del nuovo lungomare non esiste perché se ne prevede il totale abbattimento. A questo punto, l’assessorato dovrebbe fare chiarezza. Posso confermare che ci sono tanti interessati ad ottenere la concessione sulla struttura, ma bisogna evitare inutili sprechi. Non si possono avviare le pratiche senza avere la certezza che la struttura poi ci sarà effettivamente”.
Dopo un primo contatto con i funzionari dell’assessorato, la vicenda verrà valutata. “L’iniziativa dell’assessore Cordaro – conclude Cirignotta – merita supporto. Sta tentando di rilanciare strutture da decenni in totale stato di abbandono e degrado. La vicenda dell’ex lido Eden però va chiarita prima possibile”.
