Gela. Lo scorso maggio, i carabinieri sono arrivati in un casolare di contrada Piana del Signore, dove sono state trovate armi e munizioni. Per gli investigatori, sarebbero riconducibili al trentanovenne Alessandro Antonuccio. Dopo la chiusura delle indagini, è stato disposto il giudizio immediato davanti ai magistrati del tribunale di Caltanissetta. Nel corso degli accertamenti condotti anche nella sua abitazione, sono stati sequestrati una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa, altre munizioni, caricatori e venti grammi di cocaina. Gli inquirenti non escludono che le armi siano state usate e anche per questa ragione nel corso delle indagini è stata disposta una perizia tecnica. La difesa, sostenuta dall’avvocato Laura Caci, sembra intenzionata ad optare per un rito alternativo, senza arrivare all’eventuale dibattimento.
Il difensore ha sempre messo in dubbio la riconducibilità del casolare ad Antonuccio. Le verifiche sono state estese a due cittadini stranieri, si tratta di un marocchino di venticinque anni e di un romeno di quarantaquattro anni. In base alle accuse, avrebbero saputo della presenza delle armi nel casolare.