Gela. Quaranta associazioni, 18.652 firme, due anni di lavoro, sensibilizzazione civica e politica, incontri e sacrifici. Pochi minuti per cancellare l’ambizione di un territorio. Tutto come da copione.
L’Assemblea regionale siciliana ha cancellato la volontà popolare, bocciando il disegno di legge sull’istituzione di Gela provincia. E’ successo ieri pomeriggio, anche se la decisione era scontata. L’aula era chiamata ad analizzare un giudizio, anch’esso negativo, espresso dalla Prima commissione Affari istituzionali. L’organismo presieduto da Riccardo Minardo aveva barrato con la penna nera il disegno di legge d’iniziativa popolare. Nel tardo pomeriggio di ieri, i 41 deputati siciliani presenti non hanno fatto altro che prendere atto della decisione dei loro colleghi in commissione, ribadendo la bocciatura. Quando Minardo ha illustrato in pochi attimi le motivazioni del non voto positivo, in aula nessuno ha chiesto di intervenire. Non c’è stato nessun dibattito. Quasi una presa d’atto, come se quelle 18.652 firme non avessero valore, come se non fossero cittadini ed elettori di questa stessa regione.
Contro il giudizio della commissione hanno votato i due deputati gelesi presenti in aula: Giuseppe Federico e Calogero Speziale. Il terzo, Miguel Donegani, non era presente in aula per motivi familiari ma aveva già tacciato di illegittimità la decisione della Commissione e quindi del conseguente voto in aula.