Le intimidazioni a esercenti romani, l’inchiesta “Druso” sui Rinzivillo: in aula altri investigatori

 
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Roma. I pm della Dda di Roma sono convinti che il gruppo Rinzivillo, dopo l’avvento di Salvatore Rinzivillo, fosse ritornato a farsi sentire anche nella capitale. Vicende ricostruite nel maxi blitz antimafia “Extra fines-Druso” che ha condotto all’arresto dello stesso Rinzivillo e di presunti fiancheggiatori. In aula, davanti ai giudici del collegio penale del tribunale romano, prosegue l’istruttoria dibattimentale in uno dei filoni processuali partiti dopo la chiusura dell’inchiesta e i rinvii a giudizio. Altri investigatori sono stati sentiti dai giudici, davanti ai quali a processo ci sono il gelese Santo Valenti (difeso dagli avvocati Flavio Sinatra e Luigi Cinquerrui), Salvatore Iacona, Marco Mondini, Ettore Spampinato, Biagio Ehrler e Arianna Ursini. Tra gli episodi emersi, le intimidazioni subite dalle titolari di un’azienda di ingrosso d’ortofrutta e da un esercente che gestisce un locale nel centro di Roma.

I pm romani hanno coordinato il filone d’indagine ribattezzato “Druso”, parallelo a quello “Extra fines” (seguito invece dai magistrati della Dda di Caltanissetta). Lo scorso marzo, il gup capitolino ha emesso pesanti condanne nei confronti di altri coinvolti (tutti giudicati con il rito abbreviato), che invece si presenteranno in appello a fine gennaio.

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