Presunte richieste illecite a produttori e allevatori, a processo dipendenti Asp: aperto dibattimento

 
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Gela. Dopo il rinvio a giudizio dello scorso aprile, si è aperto davanti al collegio penale del tribunale il dibattimento nei confronti di dipendenti dell’Asp, impegnati nel servizio veterinario, e di operatori del settore zootecnico. Sono diverse le accuse mosse dai pm della procura, compresa quella di concussione. Il sostituto Federica Scuderi ha esposto le proprie richieste istruttorie, così come i legali di imputati e parti civili. In giudizio, c’è pure l’Asp che ha deciso di costituirsi proprio parte civile nei confronti dei dipendenti (in aula c’era l’avvocato Valentina Lo Porto). I pm della procura hanno ricostruito una serie di episodi che avrebbero danneggiato produttori e allevatori locali. A processo sono finiti Antonio Cannizzo, Girolamo La Mensa, Luigi Farruggia, Giuseppe La Boria, Calogero De Simone e Cristoforo Domicoli. Per gli investigatori, avrebbero imposto la distruzione di prodotti e merce senza riscontri effettivi. Nell’inchiesta, sono finite presunte nomine di favore come consulenti tecnici, sospette rivelazioni di segreti d’ufficio e ipotesi di false attestazioni. Parti civili sono anche alcuni produttori che alla fine hanno deciso di denunciare le presunte violazioni (sono rappresentati dall’avvocato Antonino Ficarra).

Già in fase di udienza preliminare, le difese hanno ribadito l’assoluta regolarità dell’attività svolta dai tecnici del servizio veterinario. Il collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Tiziana Landoni e Angela Di Pietro), si avvia a disporre una perizia sulle intercettazioni effettuate nel corso dell’inchiesta. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Flavio Sinatra, Antonio Gagliano, Raffaela Nastasi, Giuseppe Simonetti, Samantha Rinaldo e Sergio Iacona.

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