Gela. In attesa di capire se ci saranno spiragli per il riavvio del servizio di refezione scolastica anche nel 2019, c’è chi qualche conto l’ha già tirato. Per l’ex consigliere comunale Salvatore Sammito, i fondi si possono trovare dai risparmi che l’ente ha ottenuto dopo la sfiducia all’ex sindaco Domenico Messinese. Dallo scorso settembre, senza più consiglieri comunali e giunta, si sarebbero messi da parte almeno trecentomila euro. Si tratta dei soldi non spesi per coprire le indennità di consiglieri, assessori e dello stesso sindaco. “Se consideriamo le mancate indennità agli ex consiglieri comunali che con il loro gesto hanno permesso alle casse del municipio di risparmiare, da settembre e fino alla fine dell’anno, circa 150 mila euro – spiega – e i mancati pagamenti degli stipendi ad una giunta inconcludente ed inefficace, per altrettanti 150 mila euro, oltre alle spese per missioni risparmiate. Ecco che i fondi per il servizio di mensa scolastica ci sono”. Sammito si rivolge direttamente al commissario Rosario Arena e ai suoi tecnici che invece sembrano piuttosto scettici sulla possibilità di reperire le somme necessarie, che comunque mancano nel bilancio di previsione 2018 appena approvato.
L’ex consigliere tiene proprio a rimarcare l’importanza della scelta di sfiduciare Messinese. “La rinuncia decisa da coraggiosi consiglieri comunali – conclude – può fornire al commissario lo strumento finanziario per mantenere il servizio di refezione scolastica fino alla fine dell’anno”.
Stante alle dichiarazioni del consigliere, con i risparmi fatti,grazie al l’immolazione del consiglio sarà possibile continuare a fare mangiare i bambini senza che le famiglie paghino il contributo previsto. Se i conti fatti da sammito , € 300 mila in solo tre mesi, si potrebbe continuare all’infinito senza eleggere gli organismi democratici cosi ai cittadini si eviterebbe di aumentare le tasse che il commissario ha già deciso di apportare.
I cittadini gelesi,devono ringraziare i ” coraggiosi” consiglieri che hanno posto la sfiducia.
Sembrerebbe una barzelletta, infatti c’è la corsa per ricandidarsi, e riprendersi la poltrona che hanno dovuto abbandonare.
Sperano di riappropriarsi del potere che non hanno potuto avere negli ultimi periodi.
Signor rocco, quello che ho detto e che da quando ci siamo dimessi a giugno il comune non versa 300.000,00 euro a vario titolo. Se il commissario si lamenta che non ha risorse può attingere a quelle. Non ho detto altro.
Questo è un pensiero davvero altruistico, ammirevole. Se al seguito di questa proposta seguisse anche quella: di rendere il servizio della raccolta dei rifiuti, pubblica, con il supporto di un differenziatore meccanico, si otterrebbero in termini economici, risultati strabilianti. Differenziata all’ 80 per cento subito e qualcosa come 5 milioni di euro di disponibilità nelle casse comunali.