Gela. Accade di rado che venga chiesto ad un’azienda di “liberare” il proprio personale per farlo assumere da un’altra società subentrante in un appalto. A Gela invece accade con la Amarù. L’azienda, cui sono stati sospesi i contratti in essere con Eni sta espandendo il suo mercato oltre i confini nazionali, con nuovi contratti all’estero. Ragion per cui non ha alcun motivo di trasferire il proprio personale altrove.
Lo scorso mese di novembre, alla luce della conclusione del contratto di manutenzione meccanica, l’azienda Amarù ha reso disponibile un elenco di lavoratori gelesi – assunti a tempo determinato – che, alla luce del protocollo vigente nel sito industriale di Raffineria di Gela, avranno priorità nel reinserimento presso l’azienda subentrante. La Revisud, società pugliese, ha acquisito i contratti nell’indotto di raffineria ma non ha ancora assunto personale della Amarù. I sindacati premono per un incontro con il managment pugliese ma la Amarù non ha dichiarato alcun ulteriore esubero di personale, “ben potendo impiegare le proprie maestranze in altri cantieri situati in tutto il territorio nazionale e finanche all’estero”.
“Il subentro – sottolinea l’azienda gelese – della nuova società deve garantire innanzitutto nuova occupazione o, nel caso di esuberi, il reclutamento dalla lista di disponibilità. Con l’obiettivo di garantire la tranquillità del proprio personale uscente, l’azienda ribadisce la propria disponibilità a partecipare a tutti gli incontri sindacali che occorreranno per garantire la piena occupazione delle sole maestranze presenti in elenco, presso la ditta subentrante”.
Una formula che si è già dimostrata vincente in occasione del passaggio del personale elettrostrumentale alla Icel, dove, grazie all’impegno di tutti, si è raggiunto l’obiettivo della piena occupazione delle maestranze Amarù che erano impiegate presso la Raffineria di Gela.
Ma la Amarù, che per ora è sospesa dai contratti in Eni, ha rafforzato la propria posizione conquistando nuovi mercati, partner commerciali, acquisito nuovi contratti di manutenzione e aggiudicata importanti fermate in Sicilia, che inizieranno gennaio e consentiranno la piena occupazione di tutto il personale.
Anzi, il paradosso è che avrà bisogno di nuove risorse, altro che cessione di personale alla Revisud. “Non è escluso – conclude la nota – che, viste le numerose commesse già programmate, l’azienda avvierà, nel corso del 2019, una campagna di scouting per individuare nuove maestranze e professionalità da coinvolgere nelle attività dell’azienda. L’azienda intende tutelare il proprio personale dando loro serenità e continuità operativa”.