Gela. Insieme ad esponenti locali (e non) del Pd ha sostenuto la segreteria regionale del senatore Davide Faraone, con il quale ha stretto rapporti politici. Adesso, il segretario dei Giovani Democratici Stefano Scepi (vicino alle posizioni dell’ex segretario nazionale Maurizio Martina) rilancia la necessità di un “risveglio” del dibattito interno al Pd. Lo fa rivolgendosi ai vertici cittadini e provinciali di un partito che sta tentando di risalire dopo le ultime batoste elettorali. “Anche nella nostra provincia e soprattutto in vista delle amministrative – spiega – dobbiamo compiere lo sforzo di chiudere definitivamente quest’ultima stagione segnata da lotte fratricide e veleni, che ha giovato solo agli avversari del Pd. Proviamo invece a ricostruire una vera unità imperniata su un rinnovamento profondo del gruppo dirigente, dei metodi e delle liturgie. Iniziamo a rivitalizzare il partito riaprendo le porte dei circoli a quanti in questi anni si sono allontanati o a quanti vorrebbero avvicinarsi per la prima volta. Questo serve al Pd, ma ancora di più serve alla nostra gente”. Lo dice chiaramente Scepi, serve un rinnovamento interno. Un monito che in realtà aveva reso pubblico già all’indomani della sfiducia all’ex sindaco Domenico Messinese, al punto di disertare (quasi per protesta) un primo incontro autoconvocato da alcuni dem dello zoccolo duro. Il timore era che potessero tornare al comando i “dinosauri” della politica locale. Nelle ultime settimane, Scepi e l’ex vicesegretario provinciale Giampaolo Alario si sono mossi a sostegno di Faraone mentre gran parte della segreteria cittadina ha deciso di supportare Teresa Piccione, candidata alternativa e decisamente distante dall’area renziana. La scorsa settimana, il neo segretario Davide Faraone (ufficializzato dopo il ritiro della stessa Piccione) è stato in città, incontrando proprio Scepi e altri sostenitori. L’ala locale che lo sostiene vuole riaprire i giochi in un Pd che sembra comunque seguire la linea del segretario cittadino Peppe Di Cristina, accreditato di arrivare alla segreteria provinciale (in attesa della convocazione dei congressi territoriali).
“Dinnanzi al dilagare della destra più pericolosa della storia repubblicana, il Pd non ha tante scelte, ha una sola urgenza – continua – unire tutte le energie che si riconoscono nella cultura politica progressista e nei valori costituzionali in un nuovo fronte democratico e popolare, moderno e aperto alla società. All’io di Salvini dobbiamo contrapporre il noi di una comunità politica ampia e plurale, ma con una solida storia alle spalle e un futuro inedito davanti”. Scepi e i pro-Faraone non vogliono una nuova guerra interna ma sicuramente non si accontenteranno di un ruolo marginale, anche nella prospettiva delle urne elettorali del prossimo anno.
Ancora esistono Renziani che sono la vera causa della distruzione del centrosinistra. Cari ragazzi, sn contento che fate politica, ma state lontano da chi pur di governare è stato seduto accanto ad Alfano e Verdini. Quello è stato il momento più basso dell’Ulivo di Prodi delle idee progressiste per evitare il populismo. Ricordatevi che i Renziani : Fasulo, Ventura hanno firmato il patto del MISE per volere del fiorentino, tale patto ha distrutto la nostra Comunità per i prossimi 40 anni. Riflettete ma continuate a fare politica…sarebbe bello costruire una nuova idea di Ulivo con dentro le associazioni, i movimenti e i progressisti…Ma lontano dai Renziani
Il Commissario è abbastanza sazio per non comprendere il bisogno di centinaia di lavoratori per servizi resi alla pubblica amministrazione e che oggi guarda dall’alto del suo verbo credente per lasciarli nella loro disperazione. Neanche a Catania, città dichiarata in default è stato soppresso il servizio sulla mensa scolastica. Ai lavoratori delle strisce blu per miserabile capriccio di qualche dirigente non si è fatto avviare il servizio. Mentre continua a prenderli per i fondelli su una impossibile assunzione tramite la Ghelas. L’importante è che poi si va a battere il petto in chiesa.