Gela. Rimane in carcere il quarantunenne Davide Ascia che negli scorsi giorni si è reso protagonista di pesanti minacce nei confronti della convivente. La donna alla fine ha deciso di recarsi in procura a denunciarlo e per tutta risposta l’ambulante l’avrebbe pedinata fin davanti al tribunale, in attesa che uscisse dagli uffici della polizia giudiziaria. Nelle scorse ore, è stato sentito dal giudice delle indagini preliminari Lirio Conti. L’interrogatorio si è tenuto in carcere a Balate, dove l’uomo è attualmente detenuto. Difeso dall’avvocato Rosario Prudenti, ha in parte cercato di ridimensionare quanto accaduto, sostenendo che si sia trattato solo di un acceso diverbio, l’ennesimo, avuto con la convivente. Per il gip, però, ci sarebbero precedenti ancora più gravi che avrebbero segnato con la violenza la relazione tra i due. Sarebbe troppo pericoloso allentare la misura cautelare.
Così, dopo aver convalidato l’arresto, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere, con una serie di motivi descritti in una lunga ordinanza. Le violenze, almeno in base a quanto denunciato dalla donna, ci sarebbero state anche davanti alla figlia nata dalla loro relazione. La difesa comunque si prepara a presentare riesame per ottenere una misura cautelare diversa.