Niscemi. Dalla denuncia per presunti maltrattamenti subiti dall’anziana madre in una struttura di Caltagirone al processo per calunnia. Una vicenda che sta coinvolgendo l’unica figlia proprio dell’anziana. Entrambe sono originarie di Niscemi. Negli scorsi anni, la madre (con diversi disturbi psichici) venne trasferita in un centro della città calatina. Da quel momento, però, sarebbe iniziata una lunga fase di deperimento. La figlia che spesso andava in visita l’avrebbe più volte trovata in stato di quasi abbandono, con vestiti laceri e senza alcuna cura personale. Le rette venivano pagate e agli operatori del centro sarebbero stati lasciati anche soldi per particolari esigenze della madre. Nonostante quanto versato, però, la donna denunciò di aver trovato l’anziana anche in strada, dove chiedeva soldi ai passanti. Così, partì la denuncia contro la società che gestiva il centro specialistico. I pm della procura di Caltagirone però decisero di non esercitare alcuna azione penale, non avendo individuato profili di responsabilità.
La figlia dell’anziana, in base alle accuse che adesso le vengono mosse, avrebbe invece calunniato gli operatori, mettendoli in cattiva luce. Il difensore, l’avvocato Salvo Macrì, ha sempre escluso qualsiasi ipotesi di calunnia, basandosi invece su quanto sostenuto dalla donna nelle sue denunce. Per la difesa, sarebbe stato necessario approfondire gli episodi esposti. La figlia dell’anziana ospite del centro però è stata rinviata a giudizio e dovrà rispondere di calunnia a processo.