Gela. Il sottosuolo continua a restituire pezzi unici, testimonianze di una Gela del passato che potrebbe giocarsi le proprie carte sul turismo archeologico. I manager di Caltaqua, però, non ne vogliono sapere di finanziare nuovi scavi e intendono ricoprire quelli effettuati per la posa della rete idrica. I cittadini si stanno mobilitando. Lo studioso Nuccio Mulè, Antonio Benfatti (presidente della sezione gelese dei Cavalieri della repubblica) e la docente Nunziata Calaciura (dell’Università delle Tre Età) hanno scritto al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore Sebastiano Tusa. Chiedono uno stanziamento straordinario per continuare le attività di ricerca ed evitare di chiudere le zone già scavate, da dove sono riemersi reperti di ogni tipo. Hanno inviato una missiva ufficiale e attendono che Palermo si pronunci.
Ormai da settimane, dopo l’avvio dei lavori disposti da Caltaqua, i ritrovamenti si susseguono e tanti spingono per proseguire le attività.
Ma finitela con le pagliacciate e sistemate le strade, ma tu guarda questi, pure i soldi pubblici vogliono per tenere le voraggini aperte!