Gela. Quattro mila casi di diabete accertati e solo due medici per gli ammalati gelesi. Ancora dati impressionanti emergono sul fronte della sanità e non si riesce a capire come mai in una realtà così importante l’ospedale ed i presidi della ASP vengano privati del personale medico necessario a coprire le esigenze sanitarie dell’intera popolazione. La provincia nissena non è certo sprovvista di medici, ma se da una parte si assiste a continui incrementi presso realtà meno importanti, dal punto di vista del bacino d’utenza, dall’altra, si assiste alla depredazione nella sanità gelese. Oggi è saltato alla luce il caso della diabetologia, grazie ai dati ed alle denunce emerse nel corso del convegno sul tema “Il diabete nella terza età, prevenzione delle complicanze e le ricadute sociali. I diabetici gelesi si sentono abbandonati, gli unici due medici diabetologi impiegati nella sanità pubblica sono collocati uno presso l’azienda ospedaliera e l’altro presso l’ambulatorio di diabetologia di via Butera. I diabetici necessitano di controlli periodici, le liste d’attesa sono interminabili e gli ambulatori oltremodo affollati. Anche parlare di prevenzione diventa un optional per chi non può permettersi di ricorrere ad una visita privata per superare i tempi biblici delle liste d’attesa della sanità pubblica gelese.
Di carenze nella sanità ha anche parlato Salvatore Russello, responsabile area didattica ANTEAS – CISL GELA. Il sindacalista ha parlato di caso gela e delle sue gravi disfunzioni. “Sarà nostra premura, ha affermato Russello, chiedere conto di questa grave situazione e rivendicare una risoluzione immediata”. Intanto, quasi a confermare il sospetto di una cattiva gestione dei medici da parte dell’azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta, arriva, per gli utenti del pronto soccorso gelese, un bel regalo di Natale, con una delibera a firma del commissario straordinario Mariagrazia Furnari, del direttore sanitario Marcella Santino e del direttore amministrativo Antonio Palazzolo, è stato ridotto il già precario organico del più importante pronto soccorso della provincia, autorizzando il trasferimento di uno dei sette medici.