Gela. Dopo il faccia a faccia della scorsa settimana con i manager di raffineria, i chimici della triplice di Filctem, Femca e Uiltec domani avranno un confronto con il board di Enimed. Sono tanti i punti interrogativi che ancora pesano sul futuro dell’azienda nel sito locale. Il calo della produzione preoccupa non solo i sindacati ma anche il personale, che non sembra condividere le scelte societarie, soprattutto sul fronte della gestione della struttura locale. Mancano ancora tempi certi per l’avvio dei cantieri della base a terra per il gas, quella che in corso d’opera ha preso il posto della piattaforma Prezioso K. Un investimento notevole che rappresenta buona parte del budget che il gruppo ha destinato al sito locale. I segretari provinciali Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania chiederanno probabilmente impegni certi sulla ripresa delle manutenzioni dei pozzi, aprendo nuove prospettive per l’indotto.
Ci sono pesanti frizioni evidenti tra lavoratori e manager. Nelle scorse settimane, è stato contestato il modello di sicurezza interno che l’azienda vorrebbe adottare, ma che per i dipendenti andrebbe a violare le norme in materia. Le prospettive non appaiono favorevoli ma le parti proveranno a trovare un punto di intesa.