Gela. Fino a sedici mesi di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute agli operatori ma “nessuno diventa rosso dall’imbarazzo davanti a queste situazioni”. La vertenza della casa di riposo Antonietta Aldisio
appare quasi impossibile da risolvere in maniera definitiva. Il segretario generale provinciale della Cgil Ignazio Giudice punta il dito, senza troppo nasconderlo, in direzione del primo cittadino Angelo Fasulo.
“Il sindaco – spiega – dovrebbe capire che il caso dell’Ipab Aldisio non si risolve con la ventata di freschezza che dovrebbe essere apportata dai componenti del nuovo consiglio d’amministrazione. Perché, quelli precedenti non andavano bene?”.
Il sindacato, da tempo, chiede un maggior coinvolgimento da parte dell’amministrazione comunale. “Nel corso dell’ultima riunione a Palazzo di Città – continua il sindacalista – il primo cittadino si è limitato a sostenere che il Comune paga con regolarità tutte le rette. Vorrei capire, però, perché il sindaco si affretta a sostenere che l’Ipab non è di competenza dell’ente comunale ma, allo stesso tempo, decide le nomine nel consiglio d’amministrazione?. Il problema dell’Ipab Aldisio non è rappresentato né dal presidente del cda don Giovanni Tandurella né dai consiglieri d’amministrazione o dagli operatori. Il vero problema si chiama politica. La stessa politica che continua a profferire bugie e ha abbandonato la casa di riposo”.