Niscemi. Inseguimento tra i tetti ieri mattina per una pattuglia in borghese della polizia giudiziaria. Gli agenti hanno notato due soggetti introdursi in un’abitazione abbandonata per tentare il furto all’interno di un appartamento abitato da un’anziana signora che nel frattempo era andata al mercato.
Dopo pochi minuti, colui che faceva da palo, Salvatore Fidone, 45 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, associazione mafiosa e tentato omicidio, è stato bloccato nell’attimo in cui stava per allertare i complici col telefonino. Nel frattempo, un secondo complice, Emanuele Fidone, di 52 anni, pluripregiudicato, è stato fermato da un’altra pattuglia mentre aveva indosso dei guanti in lattice.
Un terzo complice, Emanuele Ventura, gelese, di 19 anni, da due anni fuggito da una comunità per minori e già tratto in arresto a Gela per rapina, salito ai piani superiori munito di bottiglia di benzina per alimentare il gruppo elettrogeno per abbattere con un flex la porta che dava sull’abitazione, si è dato ad una rocambolesca fuga tra i tetti delle case.
Al termine dello spettacolare inseguimento da parte di due poliziotti, cui hanno assistito numerose persone attirate dall’insolita scena, il giovane è stato bloccato e tratto in arresto.
L’anziana signora, nel frattempo di ritorno dal mercato, dopo aver ascoltato quanto accaduto, ha sporto denuncia, raccontando d’essersi liberata del peso della paura visto che, un mese prima, tre persone, che non ha saputo identificare, ma che gli agenti ritengono possano essere gli odierni arrestati, dopo essersi introdotte nella sua abitazione, l’avevano prima legata e poi, non trovando denaro da sottrarle, l’avevano liberata con la minaccia di morte in caso avesse allertato la polizia.
I tre sono stati condotti in commissariato e dichiarati in stato d’arresto con l’accusa di tentato furto pluriaggravato e accompagnati presso la casa circondariale di Caltagirone.
Nella foto da sinistra: Emanuele Fidone, Salvatore Fidone, Giovanni Emanuele Ventura.