Gela. Va condannato a nove mesi di reclusione. Una richiesta, quella formulata dalla procura generale, che ribalta il verdetto emesso in primo grado contro un uomo accusato di stalking. Avrebbe preso di mira una donna, rendendole la vita praticamente impossibile. Pedinamenti, biglietti, addirittura appostamenti sotto l’abitazione. La donna, costretta a cambiare totalmente le proprie abitudini, ha poi scelto di denunciarlo. In primo grado, però, è arrivata l’assoluzione. Un verdetto che è stato impugnato dai pm della procura e adesso in Corte d’appello è stata chiesta la condanna. L’uomo che gestisce una parrucchieria in città, difeso dall’avvocato Annarita Lorefice, ha sempre negato attenzioni particolari verso la donna che lo accusa.
Intanto, è stata nuovamente sentita davanti ai giudici di secondo grado della corte di Caltanissetta ed ha confermato le accuse. E’ parte civile nel procedimento, assistita dall’avvocato Davide Limoncello. Il verdetto potrebbe arrivare il prossimo marzo.