Gela. L’emergenza rifiuti iniziata lo scorso aprile continua a rimanere tale. La gestione commissariale a Palazzo di Città sta tentando di apporre una serie di correttivi, ma i cumuli sono ovunque (anche nel cuore del centro storico). Un’emergenza che addirittura risveglia le tesi di chi in municipio c’è stato fino allo scorso settembre, quando l’ex giunta Messinese è stata sfiduciata dal consiglio comunale. Il gruppo politico che ha supportato l’ex sindaco rilancia le ricostruzioni del braccio destro del primo cittadino, l’ingegnere Simone Siciliano (che è stato per tre anni alla guida del settore ambiente a Palazzo di Città). Proprio Siciliano non esclude neanche che dietro a quanto sta accadendo ci possa essere una “movimentazione illecita di rifiuti anche velenosi per l’ambiente”. Quelli di Sviluppo Democratico, il movimento organizzato dall’ex sindaco all’indomani dell’addio ai grillini, hanno dato un’occhiata in giro per la città, accorgendosi della presenza di decine di discariche abusive. Stando all’ex vicesindaco Siciliano, le misure decise dall’amministrazione della quale ha fatto parte sarebbero adesso scarsamente attuate. “Per arrivare alla risoluzione del problema, che si avrà solo con l’affidamento del nuovo servizio, occorre attivare delle azioni di contenimento, riattivando il servizio di ispezione dei rifiuti abbandonati sul territorio, che ci ha fatto registrare una forte impennata delle sanzioni nei mesi tra gennaio e marzo – dice – e posizionando le telecamere mobili, acquistate quando ancora ero in carica, per riuscire ad acquisire informazioni utili ad arginare il fenomeno e risalire ai responsabili. Di certo, non aiuta l’interruzione del servizio di recupero domiciliare degli ingombranti, attivato nel 2016 e sospeso immotivatamente a settembre. La sua assenza sta già producendo rilevanti effetti negativi, come mostra la perdita di oltre quindici punti percentuali sulla raccolta differenziata, passata dal 56 per cento di agosto al 41 di ottobre, sintomo di una minore sensibilità collettiva a differenziare, frutto di una coscienza civica sempre più sopita. Rimanere ancora a lungo senza convenzione, rischia di alimentare, involontariamente, il circuito di smaltimento illegale dei rifiuti, con il risultato che le aree rurali diventeranno delle vere e proprie discariche a cielo aperto, impossibili da bonificare, con grave danno alla salute di tutti i cittadini gelesi”. Partendo dalle parole di Siciliano, il gruppo di Sviluppo Democratico chiede al commissario Rosario Arena di spiegare le ragioni del fermo del servizio di raccolta ingombranti, ma anche di dare dati certi su sanzioni e controlli. L’ex giunta, della quale ha fatto parte l’allora assessore Siciliano, si è congedata con un monte debiti (proprio sul versate rifiuti) da circa sedici milioni di euro, pianificando pure una transazione con Tekra da più di un milione di euro all’anno. Con le falle dei servizi aggiuntivi che hanno messo a luce i buchi finanziari del municipio, l’ex giunta che aveva scelto di proseguire sulla stessa strada ha dovuto alzare bandiera bianca lo scorso aprile, bloccando le attività straordinarie e dando inizio alla crisi dei cumuli in strada, costata una richiesta di rinvio a giudizio all’ex sindaco e al suo vice. Ora, però, pare che abbiano tutte le soluzioni in mano.
Il commissario Arena si è recato a Scavone e nella zona di piazza Eleusi per un sopralluogo. La raccolta è ferma da oltre quaranta giorni (ad eccezione del servizio porta a porta). Il commissario e il comandante della polizia municipale Giuseppe Montana hanno risposto alle richieste del segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice. Il sindacalista ha denunciato lo stato di abbandono della zona e di altre aree della città. “Il servizio di raccolta rifiuti va rimodulato, vanno multati gli incivili e premiati i cittadini onesti – dice Giudice – accade invece che gli onesti subiscano fregature, danni ambientali e tasse in aumento e da mesi pagano anche i sacchetti”. “Bambini e adulti vivono nella piena emergenza sanitaria”, aggiunge Giudice. Arena, negli scorsi giorni, ha spiegato di aver imposto sanzioni a Tekra, l’azienda che gestisce in proroga il servizio di raccolta e o dei rifiuti in città. Allo stesso tempo, in Comune si tenta un rafforzamento dei controlli contro i trasgressori. Diverse zone, però, risentono ancora della presenza dei cumuli e l’emergenza è tutt’altro che risolta.
Ho l’impressione che la denuncia fatta dall’ing.Siciliano,è raccontata da questa Spett.testata giornalistica,un po’ in modo superficiale,sottovalutando i veri pericoli reali che questa città sta correndo.Se fossi io il giornalista,chiederei subito di fare un sopralluogo ed appropriato servizio fotografico,per verificare di persona ciò che l’ingegnere racconta.Decine e decine di ettari di terreni sono invasi da rifiuti di tutti i tipi,soprattutto quelli detti pericolosi,che ostruiscono anche i canali di scolo che conducono l’acqua nella piana di Gela! Ció che impressiona è,che la dovè prima vi era una pianura,adesso si presentano centinaia di collinette che si disperdono in ettari ed ettari di campagne,le quali certamente non si sono formate in modo naturale,ma che sembrerebbe che migliaia di camion avessero scaricato centinaia di tonnellate di rifiuti,attualmente ricoperti di erba!Detto ciò,mi chiedo peraltro:Ma chi controlla questo territorio?puó essere mai che nessun vigile sia passato da quelle parti?È mai possibile che nessuno si renda conto dei pericoli che questa città sta vivendo?
Eg.direttore, ha proposito dell’articolo pubblicato sul documento di sviluppo democratico di ieri ho rilasciato un commento che però non vedo pubblicato. Non capisco il perché. Secondo quale criterio pubblicate i commenti dei vostri lettori. Penso che tutti i lettori hanno diritto di esprimere le proprie opinioni anche quando possono sembrare non confacenti alla linea editoriale. La democrazia è diversità di opinioni e non bisogna avere mai paura da chi non la pensa come noi .
I cumuli di rifiuti che vediamo nei nostri quartieri,sono la punta dellaisberg di un fenomeno molto più grande,prodotto da attività malavitose senza scrupoli!Spero che al più presto gli inquirenti facciano luce su tale disastro che uccide!